
PRESENTAZIONE “FESTIVAL TEATRALE DELLE SCUOLE”
COMUNE DI MONTE RINALDO
26-27 MAGGIO 2018
Nella media Valle del fiume Aso si trova il sito archeologico La Cuma di Monte Rinaldo. Il maestoso portico, le colonne di tufo – scavato nella stessa terra su cui poggiano le secolari pietre dell’area sacra del tempio degli antichi dei – fanno di queste colline un luogo suggestivo e mitico, trovato tardi e troppo presto perduto, che ora è il momento di riscoprire.
Una nuova campagna di scavi è iniziata e sta portando alla luce i monumenti e i simulacri dei nostri antenati per riconsegnarli ai posteri che hanno dimenticato di esserne gli eredi. Ciononostante, non sarà sufficiente per le pietre senza età tornare a vedere la luce del sole e riacquistare nuova sterile considerazione: hanno bisogno di ricevere nuova vita da chi può vivere oggi questo luogo ancestrale, così da tornare ad essere un fertile polo di aggregazione e riappropriarsi di un significato agli occhi di chi le osserva. Dalle rovine della Cuma possono nascere prolifiche iniziative di ricerca e di studio, di bellezza e di storia, per recuperare la tradizione atavica del rito collettivo.
Proprio questa ritualità il Comune di Monterinaldo sta cercando di far riaffiorare dall’area archeologica per riscoprirla insieme alla gente di oggi. Oltre alla riapertura della campagna di scavi e la sensibilizzazione delle istituzioni e degli studiosi esperti del settore, infatti, l’amministrazione, da anni, si preoccupa di far rivivere e valorizzare i tesori della Cuma con attività ricreative e di spettacolo. In particolare, ogni estate, il sito si popola di un sempre crescente numero di spettatori da tutto il territorio e oltre che si riuniscono per assistere ad una fitta stagione di appuntamenti musicali e teatrali.
Quest’anno, il Comune intende aprirsi alle nuove generazioni coinvolgendo direttamente le scuole marchigiane negli eventi della Cumateatro. Il 26 e il 27 maggio 2018, presso l’area archeologica, verrà inaugurata la prima edizione del “Festival teatrale delle scuole”. Il Festival si rivolge a tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i gruppi teatrali universitari e le scuole d’arte drammatica aventi sede nella regione Marche, che sono invitati a partecipare con uno spettacolo teatrale di loro produzione. La commissione organizzatrice selezionerà i gruppi che risponderanno all’apposito bando (disponibile sulla pagina online della Cumateatro), creando un programma il più possibile variegato, secondo le necessità organizzative e le scelte artistiche. Il calendario delle due giornate prevede l’alternarsi delle rappresentazioni degli studenti-attori partecipanti (che costituiranno anche il principale pubblico), con spettacoli offerti dai professionisti del territorio ed iniziative culturali volte a far conoscere ai giovani che interverranno l’importanza dell’area archeologica, trasformata per l’occasione in un suggestivo palcoscenico d’eccezione. A tutti i gruppi verrà offerta ospitalità in mezza pensione presso le strutture ricettive del territorio, il servizio navetta tra quest’ultime e La Cuma, la fornitura tecnica necessaria alle rappresentazioni, l’ingresso a tutti gli spettacoli previsti dal programma del Festival, una visita guidata all’area archeologica, una copia del programma di sala e un attestato di partecipazione.
L’organizzazione Cumateatro, con questo progetto, non intende soltanto valorizzare il proprio territorio ma vuole favorire e promuovere la formazione artistica nelle scuole, sollecitando l’interesse e l’amore per la dimensione artistico-culturale, conscia dell’importanza di quest’ultima per arricchire e completare l’educazione dei giovani, in linea con i più recenti provvedimenti ministeriali. Il teatro insegnato a scuola garantisce agli studenti l’educazione psico-fisica finalizzata alla scoperta e all’espressione di sé, la valorizzazione delle risorse emotive e lo sviluppo della creatività, l’educazione sociale attraverso la didattica della ricerca-azione e del costruttivismo per progetti, nonché lo sviluppo del rispetto dell’altro, l’autostima e l’autodisciplina, l’assunzione di responsabilità e il sentimento di solidarietà attraverso il lavoro cooperativo, l’educazione linguistico-letteraria finalizzata al confronto con codici linguistici diversi, la sollecitazione alla ricerca e all’approfondimento del senso dell’esistenza nel rapporto fra gli eventi del testo letterario e quelli storici e personali degli studenti. Il “Festival teatrale delle scuole”, pertanto, instaura un circolo virtuoso con i principi che animano l’amministrazione comunale nella missione che ha intrapreso col voler ridare il ruolo che spetta all’area archeologica della Cuma nel patrimonio culturale del territorio.
Il piano prevede l’incremento della mobilità e dell’interscambio dei giovani sul territorio: questo, a livello progettuale, si inserisce in un più ampio piano comune di sensibilizzazione delle istituzioni nazionali e soprattutto delle imprese, associazioni, attività e di tutta la collettività della regione, con lo scopo di unire e concentrare gli sforzi verso il rilancio del sistema produttivo (con la cultura e con l’arte in questo caso specifico), dopo i recenti eventi che hanno profondamente segnato le Marche. Il comune di Monte Rinaldo intende coinvolgere il maggior numero di realtà possibili per la riuscita del Festival, con particolare interesse alle strutture ricettive e alle agenzie di trasporti per quanto riguarda l’organizzazione logistica dell’evento, nonché a tutte quegli enti che possono e vogliono sponsorizzare e patrocinare l’iniziativa della Cumateatro, sia sul piano tecnico che dei servizi, nonché sul piano finanziario e di marketing; dalla fase produttiva fino a quella distributiva, passando per la promozione. L’obbiettivo è dimostrare che l’aiuto può e deve venire, in primis, dall’interno, dallo sforzo condiviso degli abitanti del territorio, animati da quello spirito di resilienza che li contraddistingue, in comunione tra la costa e i monti.
Il Comune di Monterinaldo non mira all’esclusiva della sua iniziativa, né pretende che si prenda necessariamente esempio dalle sue proposte, ma sarebbe lieto se da questa sua iniziativa prendessero vita molteplici progetti virtuosi per lo stesso scopo comune, in tutti i settori. Il Festival sarebbe così una delle plurime possibilità per il territorio, non solo di rinascere, ma di ricominciare a crescere.
Il progetto stesso della Cumateatro spera in una positiva riuscita, con l’auspicio di poter crescere nel tempo, sostenuto da tutte le realtà locali, sia amministrative che economiche, per attivare una rete di interscambio tra la regione e tutti i giovani di oggi e di domani. Sensibilizzando chi sta crescendo adesso, possiamo sperare in un futuro più attento al patrimonio materiale e immateriale di una terra e del suo popolo. Forse un giorno qualcuno si potrà stupire di come tutto ciò sia stato possibile anche partendo dalle antiche rovine della Cuma di Monte Rinaldo.
Gabriele Claretti