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  • Nella media Valle del fiume Aso si trova il sito archeologico La Cuma di Monte Rinaldo. Il maestoso portico, le colonne di tufo – scavato nella stessa terra su cui poggiano le secolari pietre dell’area sacra del tempio degli antichi dei – fanno di queste colline un luogo suggestivo e mitico, trovato tardi e troppo presto perduto, che ora è il momento di riscoprire.
    Una nuova campagna di scavi è iniziata e sta portando alla luce i monumenti e i simulacri dei nostri antenati per riconsegnarli ai posteri che hanno dimenticato di esserne gli eredi. Ciononostante, non sarà sufficiente per le pietre senza età tornare a vedere la luce del sole e riacquistare nuova sterile considerazione: hanno bisogno di ricevere nuova vita da chi può vivere oggi questo luogo ancestrale, così da tornare ad essere un fertile polo di aggregazione e riappropriarsi di un significato agli occhi di chi le osserva. Dalle rovine della Cuma possono nascere prolifiche iniziative di ricerca e di studio, di bellezza e di storia, per recuperare la tradizione atavica del rito collettivo.

    Proprio questa ritualità il Comune di Monte Rinaldo sta cercando di far riaffiorare dall’area archeologica per riscoprirla insieme alla gente di oggi. Oltre alla riapertura della campagna di scavi e la sensibilizzazione delle istituzioni e degli studiosi esperti del settore, infatti, l’amministrazione, da anni, si preoccupa di far rivivere e valorizzare i tesori della Cuma con attività ricreative e di spettacolo. In particolare, ogni estate, il sito si popola di un sempre crescente numero di spettatori da tutto il territorio e oltre che si riuniscono per assistere ad una fitta stagione di appuntamenti musicali e teatrali. Leggi... ]

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